Storia e simbologia dei piatti di Natale
Di Gianandrea Rorato

UN’UTILE SCELTA ALIMENTARE ADATTA A TUTTI

“Mala tempora currunt” affermava Cicerone due millenni or sono, e aggiungeva “sed peiora parantur”. Non credo sia cambiato molto da quando il celebre avvocato e senatore romano affermava che allora “correvano brutti tempi”, aggiungendo che “se ne stavano preparando di peggiori”. 
La pandemia ci fa vivere da quasi due anni nel timore, d’altronde oltre 130 mila italiani morti di Covid sono una tragedia che non possiamo dimenticare. In questi lunghi mesi abbiamo tutti molto sofferto per una obbligata ma necessaria diminuzione della nostra libertà; per scuole, cinema, teatri, palestre chiusi, per un abbigliamento che continua a obbligarci a nascondere il volto con una mascherina come mai era successo, e ci sono ancora reparti ospedalieri chiusi alle normali attività. 
“Mala tempora currunt”, ne siamo consapevoli, come sappiamo che l’unico rimedio e l’unica speranza di uscire da questa situazione sono i vaccini, altrimenti “peiora parantur”.
Intanto ci stiamo avvicinando alle feste di fine anno, nella speranza che, quasi tutti coscienziosamente vaccinati, compresi anche i più piccoli, ci si possa ritrovare, come tradizione vuole, a casa o in ristorante, attorno a tavole imbandite, senza la fretta degli altri giorni, e avere finalmente il piacere di stare assieme, gioiosamente uniti nelle nostre famiglie, spesso con nonni e nipoti, guardando con giustificata speranza al futuro...

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