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febbraio 2018 ANTICHE TRADIZIONI
Sulla base dei ricordi, la ricetta del gallo in umido (rosolato con [YH[[VYPH UH[H H ÄUL 6[[VJLU[V ULSSH SVJHSP[n )SHUJOPZ H 4VZZH
cipolla, aglio, battuto di pancetta e salvia, sfumato con vino la Trattoria Blanch, per soddisfare il crescente numero di clienti,
e portato a lentissima cottura con acqua calda e un cucchiaio prova a preparare qualche nuovo piatto invernale e comincia
KP JVUZLY]H u Z[H[H KLWVZP[H[H JVTL :WLJPHSP[n ;YHKPaPVUHSL a proporre i “ISLJZ J\S NQHS”, in altre parole maltagliati con
.HYHU[P[H :;. il gallo, rispolverando i ISLJZ della tradizione e riuscendo a
Nel Friuli orientale invece, con il benessere degli inizi degli convincere i clienti che raramente si discostava da minestrone,
anni Cinquanta la gente comincia a frequentare sempre di più gulasch e trippe. Lentamente il piatto si è poi diffuso in tutta la
P SVJHSP W\IISPJP ZWLJPHSTLU[L ULP ÄUL ZL[[PTHUH <UH Z[VYPJH Collio e nel Friuli orientale diventando una pietanza oggi tipica.
I blecs (letteralmente toppe, rappezzi) sono maltagliati casalinghi
BLECS CUL GJAL
larghi, quasi lasagne, tagliati a rombi irregolari di 5/8 centimetri di
lato. Per prepararli impastate 8 hg di farina con 3 uova intere, 4 tuorli,
un cucchiaio d’olio e un po’ d’acqua tiepida.
Dopo il riposo stendete la pasta non troppo sottile e tagliatela a
quadri irregolari con la rotella dentata.
Per il sugo serve un gallo di 2,5-3 kg (sufficiente per 10 persone), possibilmente
vecchio e ruspante: va tagliato pezzi, leggermente infarinato e rosolato in un
soffritto preparato con olio, cipolla, aglio, un paio di fette di lardo di prosciutto,
carota e erbe aromatiche (rosmarino, timo, maggiorana, salvia) sale e pepe.
A rosolatura avvenuta si sfuma con un bicchiere di vino bianco secco. Quando
è evaporato si porta a lenta cottura con buon brodo di carne.
Quando la carne è cotta passare il sugo al passaverdura e farlo restringere sul
fuoco. Mandate in tavola i blecs lessati in acqua salata e conditi con il sugo,
aggiungendo in ciascun piatto qualche pezzo di polpa di gallo.
Il sugo di gallo può accompagnare anche i mlinci (si pronuncia mlinzi) che
sono più arcaici degli attuali blecs e sono preparati con una pasta fatta con
farina di frumento, poca farina di granoturco, burro, uova.
L’origine dei mlinci è molto povera e umile, tanto che venivano preparati
senza uova, solo con acqua e farina. La pasta si stende con il matterello non
troppo sottile e si fa cuocere sulla piastra caldissima dello sparghert o spolèr,
la cucina economica a legna (per realizzarli in casa oggi una placca da forno
va benissimo); si creano cosi delle sfoglie secche che si possono conservare in
scatole di latta e che al momento dell’uso si spezzano a mano irregolarmente
e si cuociono in acqua salata.
Sia i blecs che i mlinci per tradizione vengono preparati anche come
complemento per il brodo di gallina o per essere conditi con il sugo d’anatra.
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