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aprile 2018 editoriale
I RISTORANTI
Scorcio del porto di Grado
Ph. Wikimedia
TRAINANO IL TURISMO?
di GIAMPIERO RORATO
e regioni del Nordest d’Italia, ticati. Condivido quanto affermano nu- privilegia i prodotti stagionali, freschi e
costellate da numerosi ristoranti merosi esperti internazionali per i quali sicuri, con i quali la cultura e l’intelligen-
Lgeneralmente ben valutati dal- i ristoranti più in sintonia con i tempi e za professionale del cuoco può ottenere
le diverse guide gastronomiche, sono soprattutto con le richieste e i gusti dei piatti di alta qualità gastronomica.
luoghi dove non solo si mangia media- clienti sono quelli che hanno le loro ra- Diceva il grande chef francese Paul Bo-
mente molto bene, ma dove si incontra- dici ben piantate nella civiltà del terri- cuse che è più serio offrire ai clienti un
no alcuni fra i migliori ristoranti italiani torio e nei suoi prodotti; sono rispettosi piatto di cozze appena arrivate dal mare
e questo straordinario primato dà loro della stagionalità e hanno assimilato le che dei branzini tolti dal congelatore ed
l’impegnativo compito di trainare l’intera tradizioni locali che contribuiscono a è questa una lezione che ogni ristoratore
ristorazione dell’area, che è, non dimen- X\HSPÄJHYL L WYLJPZHYL S»PKLU[P[n KP VNUP e ogni cuoco deve conoscere.
tichiamolo, il comprensorio turistico più cucina. Poi, su queste basi, può innestar- Con le feste di Pasqua è da poco iniziata
importante del nostro Paese. E poiché si la cultura, la bravura, il gusto, la capa- la nuova stagione turistica: le nostre re-
viviamo in un’epoca di accelerata evo- cità inventiva del cuoco capace di rega- gioni ospiteranno anche quest’anno mi-
luzione in tutti i settori, anche la risto- lare ai commensali nuove sensazioni e lioni di turisti che qui arrivano da ogni
razione deve sentirsi impegnata a stare inattese emozioni e questo è un valore in parte del mondo e la ristorazione deve
al passo coi tempi, pur conservando le più, spesso molto gradito. essere culturalmente consapevole che
proprie radici e non tradendo la propria 3H YPZ[VYHaPVUL H[[\HSL [LUKL ÄUHSTLU- conviene offrire il meglio della nostra
storia. Ma non può né restare ferma né te a far propria una regola aurea che si tradizione e dei nostri piatti, contribuen-
avventurarsi per strade incolte. traduce nello slogan “dalla fattoria alla do a rendere più soddisfatti gli ospiti che
C’è nel mondo ristorativo la consapevo- tavola”, come dire dal produttore al sono indispensabili per la nostra econo-
lezza che i valori del territorio e della consumatore, dove il produttore è diret- mia e permettono a tanti giovani di avere
stagionalità determinano, oggi molto più tamente conosciuto dal ristoratore e gli una dignitosa occupazione. Perché un
di ieri, il valore della stessa ristorazio- risiede possibilmente vicino, perché è [\YPZTV WP X\HSPÄJH[V ZPNUPÄJH HUJOL
ne, molto più della cosiddetta creatività ZVSV H[[PUNLUKV H \UH ÄSPLYH JVY[H JOL \U più turisti e più lavoro e anche nel Trive-
di certi cuochi, a volte esageratamente ristoratore garantisce ai clienti una ma- neto questo è un obiettivo cui neppure la
osannati, altre volte ingiustamente cri- [LYPH WYPTH JVU[YVSSH[H ÄU KHSS»VYPNPUL ristorazione può sottrarsi.
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