Radici antiche, anima moderna: VILLA VASI
di Alojz Felix Jermann
Ci sono storie che sembrano scritte nel destino di chi le vive. Villa Vasi è una di queste: un progetto nato nel 2017 dalla visione di Gianluca Pelizzon, che ha scelto di lasciare le certezze per inseguire un sogno. Un sogno fatto di terra, fatica e dedizione, che oggi prende forma in vini autentici, capaci di raccontare il Collio e il suo spirito di confine. Villa Vasi è un’azienda artigianale e contemporanea, che lavora in simbiosi con la natura e le usanze di un tempo. Qui, la tradizione si fonde con una visione moderna del vino: pura espressione del territorio, delle varietà autoctone e di un’identità che supera i confini.
DALLE RADICI AL FUTURO: UNA STORIA ANCORA DA SCRIVERE
Nonostante la giovane età, Villa Vasi affonda le sue radici in una tradizione vitivinicola familiare che attraversa generazioni. Nel 2016, Gianluca prende una decisione radicale: lascia il lavoro per dedicarsi interamente al vino. Poco dopo, prende in affitto 13 ettari a San Lorenzo Isontino, ai quali si aggiungono 1,5 ettari a Solkan (Solcano), oltre il confine italo-sloveno. I primi vini nascono quasi per gioco. La prima etichetta del 2018 era destinata solo agli amici, ma nel 2019 Villa Vasi entra ufficialmente in commercio. Da quel momento, l’azienda cresce con metodo e attenzione: ogni ettaro è curato con rigore, ogni intervento in vigna è studiato per preservare l’integrità delle uve. “Il 99% del vino si fa in vigna”, ripete spesso Gianluca. Oggi Villa Vasi conta 27 ettari tra proprietà e affitti a lungo termine e produce 30.000 bottiglie all’anno, con l’ambizione di arrivare a 50.000. Nessuna fretta, nessuna forzatura: solo passione, cura e rispetto per il ritmo della terra.
VINI DI TERRITORIO: CARATTERE, BEVIBILITÀ E AUTENTICITÀ
La filosofia di Villa Vasi è chiara: il vino deve essere sincero, autentico e riconoscibile. Qui non si inseguono mode, ma si racconta il territorio attraverso la purezza delle sue varietà. Il lavoro in vigna è meticoloso: nessun diserbo, lavorazioni sottofila manuali e meccaniche, fertilizzazioni esclusivamente organiche e l’uso di biostimolanti naturali. La sostenibilità non è un concetto astratto, ma una pratica quotidiana. Tra i vini più rappresentativi della cantina spiccano: Ribolla Gialla, un bianco vibrante che incarna la tradizione del Collio. Malvasia Somnija, dedicata ai figli di Gianluca e Tina – moglie, fedele compagna di vita e di lavoro – è un omaggio alla famiglia e alla terra. Autoktona, un blend di Friulano, Malvasia e Ribolla Gialla, che riflette la ricchezza del Collio. Rosso Sabotin, un vino che racconta il legame con il territorio e la storia del confine tra Italia e Slovenia. Villa Vasi è un progetto in continua evoluzione, con l’obiettivo di valorizzare le varietà autoctone, farsi conoscere all’estero e crescere mantenendo intatta la propria anima artigianale.
UN’IDENTITÀ DI CONFINE: LO SPIRITO DI GORIZIA 2025
Villa Vasi, che prende il nome dalla località che si trova dopo San Mauro, salendo verso il Sabotino, nel territorio del Comune di Gorizia, incarna perfettamente lo spirito di Gorizia 2025, Capitale Europea della Cultura assieme a Nova Gorica. Qui, il confi ne non è solo geografi co, ma anche culturale e identitario: la famiglia Pelizzon ha radici su entrambi i lati, con Tina, moglie di Gianluca, di origine slovena e lo sloveno come lingua di casa. Un’identità che si rifl ette nei vini, capaci di unire tradizioni e territori diversi in un’unica narrazione. L’azienda apre le sue porte a visitatori e appassionati, sempre su prenotazione. Le degustazioni sono esperienze intime, che mettono in contatto diretto il produttore con chi assaggia i suoi vini. Chi sceglie Villa Vasi sceglie un pezzo di Collio autentico, dove il rispetto per la terra si traduce in vini di straordinaria purezza e carattere. Villa Vasi è un racconto in divenire, una storia che si scrive vendemmia dopo vendemmia. E il futuro promette di essere ancora più emozionante.