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Mani benedette! Anzi, Benedettine

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by Davide Zitter
Mani benedette!  Anzi, Benedettine

di Chiara Perissinotti

Arroccato in un paesino rurale della Val Colvera nel Parco Naturale delle Dolomiti Friulane, dopo una serie di tornanti così stretti e impervi da pregar Dio di non incrociare qualcuno che scende, ecco il Monastero di Santa Maria Annunciata avvolto in un silenzio interrotto soltanto dallo scroscio del vicino torrente, dal cinguettio degli uccelli e dal fruscio delle foglie mosse dal vento. Qui tra gli odori del sottobosco che si mescolano e aiutano l’anima a entrare in sintonia con la natura, dal 1998 vive una piccola comunità di monache dell’ordine di San Benedetto, il cui tempo è scandito da preghiera, ascolto e opere di bene. Coltivano lo spirito, l’orto, la limonaia, le serre, gli alberi da frutto, fiori, erbe botaniche, accudiscono le caprette facenti parte del Progetto Friul Cashmere, gestiscono il pollaio e si adoperano, aiutate dai fedeli, anche in piccole manutenzioni e ristrutturazioni. Sanno fare un po’ di tutto, pure dipingere icone, ceramiche, restaurare pergamene e libri antichi; si curano principalmente con metodi naturali e la loro cucina, che predilige il farro alla farina, usa poco zucchero e poco sale, è mediterranea e biologica con il contributo della divina provvidenza. La loro non è una vita di clausura, come invece lo è per altri ordini e prima di prendere i voti, alcune facevano chi l’avvocato, chi l’impiegata amministrativa, chi l’insegnante: guidate da Madre Gigliola – un tempo infermiera oggi Badessa – e assistite per la messa dal parroco di Poffabro e loro cappellano Don Andrea Vena, le instancabili monache che a oggi sono undici, si mettono inoltre a disposizione nella gioiosa accoglienza degli ospiti che arrivano in questo luogo di pace da tutta Italia e anche dall’estero per un breve soggiorno spirituale presso l’adiacente foresteria da loro gestita, per ricevere una parola di conforto o condividere momenti di preghiera.

Qui si possono anche trovare – ad offerta libera – prodotti bio fatti con le loro mani: marmellate, sughi, tisane, miele, succo e aceto di mele, olio d’oliva, unguenti, tintura madre, oggettistica per occasioni speciali e le sciarpe confezionate dalla Friul Cashmere. Sono tutti frutto di una ricetta semplice e nello stesso tempo preziosa: l’amore, il silenzio e la materia lavorata con cura e dedizione. A seconda della stagione e della disponibilità – la frutta in parte è a km zero, in parte proviene da altri monasteri benedettini italiani – i profumi che si sprigionano all’apertura dei vasetti e il gusto che si assapora consumando queste marmellate e composte a colazione con pane e burro, nelle crostate, abbinate ai formaggi o altre pietanze, non hanno paragoni con i prodotti della grande distribuzione. Non si compie dunque solo l’atto di prendere un prodotto artigianale, è anche un’esperienza di condivisione con queste meravigliose donne votate a Dio e un piccolo contributo al loro sostentamento. Chi arriva fin quassù si porta a casa pure un pezzetto di questo luogo significativo. Poco più in giù, c’è uno dei Borghi fra i più belli d’Italia: Poffabro, nel Comune di Frisanco, con i suoi viottoli di case addossate l’una all’altra in pietra e legno, con i ballatoi colmi di gerani e oggetti in rame appesi ovunque, tipici di questa zona montana friulana. Molto frequentato d’estate per il fresco e per la splendida vista sulla vallata, d’inverno quando tutto si trasforma in un paesaggio incantato, spesso innevato, con presepi creati artigianalmente con ogni tipologia di materiale esposti nei balconi e nei cortili, che la sera vengono illuminati da lucine bianche e colorate avvolgendo tutta la borgata in un alone di magia diventando così un presepe tra i presepi. Qualsiasi sia la stagione, fare una visita in questi luoghi straordinari, suggestivi, fuori dal tempo e dalla frenesia, ne vale davvero la pena. “Qualsiasi percorso si stia compiendo, c’è sempre tempo e modo per tornare lungo il sentiero del Signore”. Cit. Madre Gigliola, Badessa del Monastero Benedettino di Poffabro. Fra i prodotti realizzati da queste monache benedettine, diamo ai nostri lettori una loro ricettina semplice per ottenere una confettura originale e buonissima, facile da realizzare in casa.

La Ricetta

Confettura Extra di Mele e Caffè

Ingredienti per 100 g di prodotto: 2-3 mele pari a 65 g, 1 bicchiere piccolo di acqua, 45 g di zucchero di canna, caffè.

Lava le mele, togli torsolo e picciolo, tagliale a pezzettoni assieme alla buccia e mettile in un pentolino aggiungendo l’acqua, cucinando per 45’ a fiamma bassa senza mescolare. Quando sono ben cotte, macinale col passino. Unisci lo zucchero nella composta, amalgama bene e rimetti a bollire aggiungendo un po’ di caffè liquido e qualche granellino macinato: invasala ancora bollente in un vasetto da 212 g e mettilo in forno capovolto per 15’ a 115°.

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da Davide Zitter

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