GORIZIA L’offerta Food&Beverage si tinge di GO!2025
di Rossella Dosso
Per Gorizia e Nova Gorica la designazione a Capitale Europea della Cultura è un tributo simbolicamente straordinario a due territori uniti da un rapporto fraterno, ma un tempo divisi da vicende storiche che li collocarono agli antipodi sul piano ideologico e politico. Per la compassata Gorizia rappresenta anche l’occasione di un rinnovamento che, senza abdicare al suo passato fertilissimo, ne ravvivi l’immagine rendendola più accogliente a ciò che trascende dagli schemi consolidati. Che un vivace vento di novità stia attraversando le contrade goriziane, lo avertiamo in molti campi, e salutiamo piacevolmente le news che arrivano a bomba anche dall’offerta Food&Beverage. Occhio: non si tratta di mettere in secondo piano la tradizione che, in ambito gastronomico, è un fiore all’occhiello tra le vocazioni goriziane; il gulasch, la jota, gli gnocchi con le susine, la gubana, sono piatti che – accompagnati da un buon vino d’Oslavia o del Collio – appagano il gastronauta più esigente, e devono continuare a essere il chiodo f isso dei nostri ristoratori. Ma accanto a essi, uno sprazzo di innovazione ci sta tutto, specialmente se declinato all’impiego originale dei nostri splendidi prodotti. È il caso della proposta recentissima del Ristorante Pizzeria Mediterraneo, che ci ha già abituati a (gustose) sorprese: nel 2009 infatti, per Gusti di Frontiera, il locale sfornò – e fu una novità assoluta – la pizza farcita con il prodotto goriziano più gourmet: la Rosa di Gorizia, mentre nel 2022 quella de “I Sapori del Friuli” salì ai piani più alti del Concorso “Pizza Doc”, a Paestum. Oggi il locale ci prepara uno sfiziosissimo involtino di branzino al forno, arricchito dalla verza (quella strepitosa degli orti di Sant’Andrea), dal prosciutto D’Osvaldo di Cormons e dall’aglio di Resia, su un letto di patate dolci, punteggiato da gocce d’olio al basilico: un piatto che sa di Mitteleuropa, dedicato a GO 2025. Un’altra realizzazione all’insegna del nuovo che avanza è la pizza uscita dal cilindro di Laboratorio Pizza di Antonio Ferraro con l’idea di regalarci un prodotto a Km 0, usando, in pieno spirito GO 2025, materie prime italiane e slovene. Per l’impasto, un Cabernet del Collio sloveno dona alla pietanza un delicato colore violaceo e un sapore originale; la farina e il fiordilatte sono del posto, come la caciotta biologica alle erbe che arriva dritta dritta dalla rinomata Fattoria Zoff di Borgnano. Il risultato? Un prodotto delicato e gradevole, imprezio- sito dalla freschezza del timo e da una pioggia di radicchio rosso che dà un tocco di colore e di croccantezza. Un calice di rosso del Collio o della BRDA è la morte sua. Virando nel settore pasticceria incontriamo la novità della Pasticceria Panificio Centrale, che dal 1948 onora la tradizione dolciaria goriziana sfornando pinze, gubane e altri dolci tipici, oltre a proporre un’offerta di pane fragrante realizzato nel solco dei saperi antichi, e di prodotti salati da leccarsi i baffi. La “Piccola fetta di torta GO! 25” – racconta il patron Marco Visintin – ha un interno in pan di Spagna alle mandorle farcito con una crema a base di mascarpone, è ricoperta di cioccolato bianco, decorato in verde smeraldo e la scritta GO in pasta di mandorle. Chiudiamo la carrellata delle news con un brindisi. Lo facciamo al Cafè La Chance, locale very cult della Gorizia festaiola, dove il titolare, l’effervescente Desmond Chace e la sua barlady, Linda Paragvaj, hanno creato lo specialissimo GO! 2025 miscelando gin, genepì, lime e salvia. Il cocktail, anche in versione analcolica, ci viene servito da Italo – principe dei camerieri goriziani – in un’elegante Coppa Martini, e ha – oltre ad un aroma strepitoso – un effetto cromatico che richiama il verde smeraldino dell’Isonzo, fiume carissimo alla Patria, e a tutti quelli (compresi i visitatori in arrivo per GO 2025) che ne godono della sua straordinaria bellezza.