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La Qualità di  ROI CLÂR

La Qualità di ROI CLÂR

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by Davide Zitter

Tre amici, affinamento in anfora e vecchi vigneti

di Stefano Cosma

All’anteprima di Cantine Aperte, svoltasi lo scorso 18 maggio al Palmanova Village, ho avuto l’opportunità di assaggiare alcuni vini dell’azienda Roi Clâr. Sono rimasto colpito dal Pinot grigio Ramato e dal Friulano. Ho approfondito allora la conoscenza e ho voluto scoprire di più su questa iniziativa formata da 3 persone: Raffaele Petris, amministratore della società, titolare di una azienda di comunicazione e spettacolo, gestore della storica “Discoteca Al Picchio” di Priola di Sutrio (Ud), commerciale interno e responsabile della sicurezza e della contabilità; Michele Bean, enologo e agronomo, consulente enologico a livello internazionale, con 25 anni di esperienza, co-fondatore e proprietario di Sirio Anfore, azienda innovativa che produce anfore in ceramica per il settore alimentare; Matteo Bean, fratello di Michele, responsabile operativo della gestione delle vigne, degli interventi fitosanitari e agricoli e della manutenzione. Anche lui vanta una esperienza decennale nel settore. «Il nostro progetto “Roi Clâr Colli di Noax” è una piccola Società Agricola che conta poco più di 4 ettari, che a novembre saliranno a 7 – spiega Raffaele – e si sviluppa tra Corno di Rosazzo e Manzano, dove ha sede la nostra cantina, all’interno dello splendido parco di Villa Beria, nel bel mezzo dei Colli Orientali del Friuli». Questa start up agricola nasce nel 2020 con lo scopo di valorizzare quei vecchi vigneti che molte aziende tendono adismettere, dando loro una seconda vita all’insegna della qualità enologica, del rispetto del territorio e della sostenibilità ambientale. «I vini ottenuti da queste piante anziane vengono successivamente affinati nelle Anfore Sirio, al fine di migliorare e rendere unici questi prodotti sofisticati ed eleganti». La produzione è di circa 20.000 bottiglie, suddivise in 7 referenze che appartengono alle 4 varietà coltivate: Merlot, Friulano, Ribolla gialla e Pinot Grigio.

«Tutti i nostri vini vengono prodotti seguendo le migliori linee guida per la sostenibilità ambientale e stiamo avviando la conversione per la “Difesa Integrata”. Le certificazioni seguono la Dop Friuli Colli Orientali e vengono regolarmente rilasciate dall’ente certificatore CEVIQ. Le caratteristiche più importanti dei nostri prodotti si possono sintetizzare così: i vini si ottengono da piante anziane, alcune delle quali ultra centenarie, che si trovano nella zona di Noax, come Merlot e Friulano». Sono piante degli anni 1918-1920, fra le prime con i portainnesti scelti all’epoca, e ancora oggi danno dai 70 agli 80 qli/ha. Il Tocai ha la bacca leggermente gialla puntinata. «Le vendemmie sono tassativamente manuali e le varie tecniche di affinamento variano dai 6 ai 12 mesi in Anfora. Il Pinot grigio Ramato è l’unico macerato – spiegano i fratelli Bean – gli altri sono ottenuti da uve raccolte molto mature». Ad ottenere maggiori riconoscimenti è il Pinot grigio Ramato, di cui adesso è in commercio l’annata 2022, con circa 3.000 prodotte annualmente. «Siamo attenti alla giusta maturità del vinacciolo per evitare tannini amari; la raccolta viene fatta in cassetta e poi le uve, messe in tini, vengono cosparse di ghiaccio secco – precisa Raffaele -, li sigilliamo e lì restano da una settimana a 10 giorni. Successivamente la pressatura è molto soffice, travasiamo in vasche acciaio, se servono lieviti li aggiungiamo e quando gli zuccheri sono pari a zero mettiamo il vino nelle anfore per 8/10 mesi». Infine, dopo una chiarifica e una filtrazione leggere, se il vino è stabile va in bottiglia, dove riposa per altri 10/12 mesi. Vini che hanno 2 anni, con un prezzo adeguato, ma competitivo. In questo periodo l’azienda ha sposato numerose fiere internazionali partecipando attivamente a Prowein, Vinitaly, Merano Wine Festival, Cantine Aperte e moltissime altre ancora. «Abbiamo, inoltre, partecipato il mese scorso alla prima edizione di “Amphora Revolution”, appuntamento organizzato a Verona da Vinitaly e dal Merano Wine Festival per dare visibilità al mondo dei vini in anfora. Abbiamo partecipato in qualità di espositori sia con la cantina che con l’azienda Sirio, che produce le anfore, e siamo stati selezionati come unica realtà friulana presente alla masterclass dedicata ai vini rossi affinati in anfora». Un bel traguardo! Stanno anche allargando gli orizzonti, viaggiando molto e cercando nuovi mercati coi quali instaurare collaborazioni durature, infatti nel 2023 hanno esportato vini anche in Australia, oltre che in Germania, in Belgio, in Spagna e in Inghilterra. «In questi giorni stiamo anche valutando una proposta di joint venture con un gruppo imprenditoriale molto forte che potrebbe garantirci un piano di sviluppo davvero molto interessante, sia sul piano commerciale che su quello tecnologico». A breve annunceranno altre belle novità...

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da Davide Zitter

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