GRADIS’CIUTTA Crù del Collio storico rivive con Robert Princic
di Claudio Fabbro
È stato accolto con unanime apprezzamento il riconoscimento quale miglior vino bianco dell’anno 2024, da parte di Winesurf, prestigioso magazine online d’enogastronomia, al Collio Friulano vendemmia 2022 (da uve Tocai friulano 100%) all’azienda Gradis’ciutta di Robert Princic di Giasbana, frazione di San Floriano del Collio (GO).
ALLE RADICI DI “GRADIS’CIUTTA”
L’azienda Gradis’ciutta nasce nel 1997, anno in cui Robert, dopo gli studi di Enologia in Conegliano Veneto, è entrato in azienda ad affiancare il padre Isidoro (alias Zorko). Il nome deriva dall’omonimo borgo attorno al quale sono localizzati i vigneti storici del nonno. Infatti, l’antico nome del borgo era “Monsvini” (Monvinoso), chiaramente legato ad una lunga tradizione vitivinicola. Gli antenati di Robert producevano vino già nel lontano 1780 a Cosana (Kozana, oggi Slovenia). Poi le vicende storiche, quali le guerre e la mezzadria, portarono il bisnonno Filip a stabilirsi nel 1910 a Giasbana. In quell’epoca si costruì la casa e la cantina in località Dolgi Breh, mentre in località Zavognza, possedeva un solo ettaro, dove coltivava Tocai Friulano, Malvasia e Ribolla gialla. Con il passare degli anni le proprietà passarono nelle mani di nonno Franz e, infine, di papà Isidoro, che portò l’azienda a 20 ettari, di cui 8 vitati.
GRADIS’CIUTTA, VITI E VINI
La scelta dell’azienda è quella di produrre quei grandi vini che hanno caratterizzato la zona, concentrando perciò l’attenzione sui bianchi. L’80% delle viti è costituito da varietà a bacca bianca: gli autoctoni Ribolla gialla, Friulano (uve Tocai), Malvasia e francesi Pinot grigio, Sauvignon e Chardonnay. Doro e Robert Princic hanno individuato nelle proprietà alcune zone particolarmente vocate anche alla produzione di vini rossi, destinate a Merlot, Cabernet franc e Franconia. I terreni nei quali nascono i vini sono costituiti da marne ed arenarie stratificate, di origine eocenica, tipiche del Collio (ponka). Oggi Robert coltiva in varie località collinari, dei veri e propri crù (Gradisciutta, Monte Calvario, Ruttars etc.) nei Comuni di San Floriano del Collio, Capriva del Friuli, Dolegna del Collio e Gorizia. Sono ben 45 ettari di vigneto, certificato biologico dal 2018, su un totale di 60; 200.000 le bottiglie, di cui la metà per mercati esteri. I vini Gradis’ciutta nascono in un contesto in cui le caratteristiche pedoclimatiche favorevoli, l’amore e la cura dei vigneti, portano ad avere delle uve d’altissima qualità. Dal 2023 ha ottenuto la Certificazione Diversity Ark, approfondendo le conoscenze analitiche delle caratteristiche dell’agro-ecosistema al fine di individuare la corretta gestione dei propri terreni. Queste vengono trasformate nella cantina di Giasbana, ampliata e rinnovata, adottando moderne tecniche di vinificazione e conservando quanto l’esperienza dei vecchi ha tramandato. Oggi producono vini importanti, alcuni in purezza, altri ottenuti da accurati assemblaggi d’uve e di vini, selezionati già a partire dai vigneti. Li accomuna un’eleganza che, con la riconoscibilità varietale, li rende unici e graditissimi al profumo ed al palato. Di alto livello l’uvaggio bianco Bràtinis (Chardonnay, Ribolla e Sauvignon) e il Collio bianco Riserva (Friulano, Malvasia e Ribolla, lungo affinamento nel legno, rovere francese e Slavonia) diversi fra di loro per le varietà delle uve e per la tecnica di vinificazione, con importante struttura che si affina nel tempo. Notevole la personalità dei vini rossi Cabernet franc ed uvaggio Collio & Brda Monsvini. Anticipando non solo i tempi dell’ingresso della Slovenia nell’Unione Europea (2004) ma anche la caduta, nel 2007, di quel confine impopolare che aveva segnato dal 1947 la vita delle genti del Collio goriziano e della Goriška Brda, Robert ha iniziato a produrre, insieme ad un amico della Brda (colline slovene di Biljana e Kojsko) un grande “classico” transfrontaliero, unendo la sua Ribolla gialla alla Rebula. Nacque così il Sinefinis “Rebolium” Metodo classico brut, senza confini di nome e di fatto, cui si affianca in seguito il Rosè da Pinot nero. Infine, ancora la Ribolla gialla protagonista, due Sveti Nikolaj(Brda Neblo e Zali Breg) e Serendipità (Rumena Rebula di Zali breg, con 20 giorni di macerazione). Questa è una piccola parte di una storia, che ha accompagnato la famiglia f ino ad oggi. Una storia semplice, legata all’amore per questi dolci pendii, sui quali gli avi di Robert per secoli hanno coltivato con amore e cura la preziosa vite. 2015:
BORGO GRADIS’CIUTTA
Come ben ricorda chi ebbe il piacere di esserci, compreso chi scrive, fu una gran bella sorpresa quella riservata a tutti noi da Robert Princic il 29 giugno 2015, in Borgo Gradisciutta, nella periferia rurale di Gorizia, a mezza strada fra i colli di Giasbana ed il Monte Calvario (Podgora, GO) teatro delle grandi battaglie della Prima Guerra Mondiale. Il giovane vignaiolo ed enologo ci confermò di aver voluto impreziosire la sua azienda con la classica ciliegina sulla torta, acquisendo la vecchia villa del XV secolo già di proprietà del Giudice Bassi, noto magistrato goriziano, suo sogno giovanile. L’evento richiamò giornalisti, enologi ed enogastronomi nazionali ed esteri e fu una buona occasione per conoscere più da vicino l’eccellente lavoro di Robert ed i suoi progetti. Ci siamo ritrovati in tanti, il 28 ottobre 2019 nello stesso borgo, per goderci una giornata ricca di significati ed emozioni: come il prezioso dono che la sua dolce metà, Giulia, gli aveva fatto esattamente un mese prima, quando è nata la sua primogenita, Futura. La posa della prima pietra e l’inizio dei lavori di ristrutturazione hanno pertanto avuto questa felice coincidenza e la gioia di una intera famiglia è esplosa piacevolmente durante una giornata di sole, da mettere davvero in cornice! «Antica villa dominicale – esordì allora lo storico prof. Paolo Iancis – viene citata una prima volta come Keller (ovvero cantina) zur Gradiscutta, di proprietà dei nobili goriziani Pesler. Passò poi , nel ‘600, agli Strassoldo di Villanova e nella Prima Guerra Mondiale fu deposito d’armi». L’architetto Piero Bertossi, progettista della nuova realtà, lavori affidati all’impresa Pitton di Rivarotta di Teor, approfondì le fasi di un percorso che ha portato effettivamente questo nuovo “gioiello“ del Collio ad un’eleganza e funzionalità invidiabili. Uno storico palazzo, frutto di una ristrutturazione davvero splendida! Ne abbiamo avuto la prova lo scorso 22 novembre 2024 nella stessa per la presentazione del libro “Piccola e buona storia della viticoltura” dei proff. Antonio Calò e Angelo Costacurta. Nove camere, tre appartamenti, sede di convegni, degustazioni guidate, oltre alla vendemmia didattica, corsi ed altro ancora che candidano il “Borgo Gradis’ciutta” quale punto di riferimento ideale per diverse iniziative in cantiere per l’imminente Gorizia & Nova Gorica - Capitale Europea della Cultura 2025. Nel corso dell’anno verranno presentati i libri della Collana Grado Babo di Kellermann.
