Dolce vita a KLAGENFURT
di Stefano Cosma
Un weekend a Klagenfurt si può fare tranquillamente arrivando nel capoluogo carinziano in automobile oppure col treno da Udine. Dopo l’imperdibile foto con il drago, chiamato Lindwurm, consigliamo un giro in Benediktine Markt platz, dove c’è un ricco mercato, soprattutto di giovedì e di sabato, con l’arricchimento di prodotti bio il venerdì. Dopo aver fatto un bel giro e sicuramente qualche acquisto, anche da venditori friulani, avrete un certo languorino: andate allora al Kochwerkstatt, un ottimo ristorantino – aperto solo a pranzo, tranne il sabato – proprio in mezzo alla piazza del mercato. Alle pareti vedrete diplomi di Falstaff, Slowfood, Gault-Millau, Alacarte ecc. che fanno intuire la qualità dei piatti e dei vini (certamente austriaci, ma anche italiani, francesi e spagnoli). Piatti buoni e raffinati, dalla tartàre ai risotti, dal carpaccio a zuppe che vi lasciamo scoprire da soli. Per finire con un’ottima torta di carote e grappe friulane per digerire. A Klagenfurt, il cui centro storico rinascimentale non è grande, si può facilmente girare a piedi, visitando la Piazza Vecchia (Alter Platz) e la Piazza Nuova (Neuer Platz), oltre a musei, mostre e chiese. Incontrerete una figura mitica carinziana, il Wörtherseemandl, una statua buffa con una botte sotto il braccio… Interessante è la collezione di Heidi Orten esposta al Kärnten Museum, come pure il MMKK, uno spazio espositivo moderno di circa 1.000 m quadrati. Qui, giovani e affermate posizioni artistiche nazionali e internazionali sono presentate in mostre personali e tematiche. Eccezionale è la Cappella di Fuchs, nella chiesa parrocchiale di Sant’Egidio c’è uno dei capolavori dell’arte contemporanea dell’affresco! L’artista Ernst Fuchs è noto per il suo stile espressivo colorato e dettagliato come pittore austriaco di realismo fantastico. Si può vedere la sua grandiosa abilità in quella che ora è comunemente chiamata Fuchskapelle. Ernst Fuchs si dedicò a uno dei temi biblici più complessi: l’Apocalisse, che è raffigurata su circa 160 m quadrati di superficie tra pareti e soffitti. La Cappella di Fuchs può essere visitata solo con una visita guidata. Le visite guidate sono disponibili da aprile a novembre il giovedì, il venerdì e il sabato alle ore 11.30. Per cena consigliamo il ristorante Dolce Vita, che abbiamo provato, premiato con i tre cappelli dalla guida Gault Millau. Un locale piccolo e molto elegante il cui chef e proprietario Stephan Vadnjal crea piatti assieme al sous chef friulano Marco (origine cividalese), una sorta di cucina italo-austriaca che propone come antipasti una sorta di micro arancini con leber e zwibel, ma anche la Rosa di Gorizia, pane con formaggio (brot mit käse) col baccalà mantecato. Ottima la cappa santa e pure i ravioli con le barbabietole rosse, impreziositi da semi di melograno, che accompagniamo ad un rosso del Burgenland ottenuto da Zweigelt, Cabernet Sauvignon e Pinot Nero. Poi siamo passati ad un Grűner Veltliner del 2023, da abbinare ad un piatto di pesce: oratina, code di gambero, carciofi e purè, con rosmarino. Olio Mate per condire. Infine, un tortino di cioccolato dal cuore morbido. Dolce Vita ospita 25-30 clienti al giorno a cui propone diversi menù, con cinque portate a un ottimo prezzo, considerando la qualità. Da provare, magari a pranzo, la Bierhaus zum Augustin, sinonimo di cucina casalinga e sostanziosa. Una fresca birra bionda è doppiamente buona con l’insalata di pollo fritto, il gulasch di bue alpino, ottimi gnocchi di gries in brodo, i canederli arrosto o le salsicce bianche. I menu giornalieri offrono sempre opzioni allettanti anche per i vegetariani.
