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COLLIO vino da uve autoctone

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by Davide Zitter
COLLIO  vino da uve autoctone
Photo by Nadya Filatova / Unsplash

di Stefano Cosma

C’era una volta il vino bianco del Collio, per il mercato di lingua tedesca chiamato anche “Coglianer – Görzer weisswein”, come si vede su un’etichetta dei primi del ’900. Era un vero e proprio uvaggio, perché nei vigneti c’erano varietà miste, in cui prevaleva la Ribolla gialla, che venivano raccolte assieme e concorrevano a produrre un bianco tipico. A confermarlo, nel 1933, è il geografo ed economista Ernesto Massi che scrisse che fra i “prodotti tipici della vitivinicoltura goriziana c’è il Colliano a base di Ribolla”. Dopo la Grande Guerra, infatti, con la ricostruzione della viticoltura, fu dato maggior spazio alla Malvasia istriana e al Tocai friulano, che divennero gli altri due componenti del Bianco del Collio, assieme alla Ribolla gialla. Per questi motivi, quando si scrisse l’atto di fondazione del Consorzio Collio (1964), si inserì anche il “Bianco del Collio” e nel disciplinare della Doc, approvato nel 1968, le componenti di questo vino erano Ribolla gialla, Malvasia e Tocai. Le percentuali sono state cambiate ad inizio Anni ‘90, mantenendo le varietà ma permettendo a tutte di essere fra il 15 e il 55%. Poi, un’ulteriore modifica consente tutt’ora di utilizzare a piacimento altre varietà a bacca bianca: meno riconoscibilità e meno coerenza nel bicchiere! Viene esaltata la creatività dei singoli ma si crea confusione. «Il Collio bianco non è più il marchio del territorio ma diventa il vino di punta del marchio aziendale». Prima, infatti, era sempre stato “il vino del Collio”. Già nel periodico triestino “La Baba”, del gennaio 1865, appare la notizia che “rileviamo con piacere che in via San Michele detta Brandi ove esisteva la Botte d’oro si apre una vendita di eccellente vino del Collio, al cantiere S. Marco”. Ne “La Baba” del novembre 1867 si scrive in dialetto “in osteria a 40 soldi te trovi un goto de vin squisito del Collio”. Nel 1888, alla prima Fiera dei Vini che si tenne a Trieste al Teatro Rossetti con espositori da tutta l’Austria-Ungheria, la Società agraria di Gorizia portò in assaggio un “Vino Bianco Collio 1887” e questo prodotto era uno dei principali e dei più apprezzati del “Giardino del Goriziano”. Quando, nel 1922, Re Vittorio Emanuele III e la Regina Elena furono ospiti in Municipio a Gorizia, in abbinamento alla “tazza di brodo reale”, fu loro servito l’uvaggio “Vino bianco del Collio”. In un listino dei prezzi del 1928 c’è il “vino bianco del Collio”: da 270 a 300 lire ad ettolitro, uno dei più costosi dell’epoca. Anche lo scrittore Francesco Babudri, nel 1931, parlò del “vino bianco del Collio” che a Trieste si abbinava alle trippe, dopo la mezzanotte alla fine del digiuno natalizio. Ed è così che, nel 2018, 4 produttori, poi diventati 6 (quelli che vedete nelle foto di Fabrice Gallina) e ora già accresciuti a 8 (ma stanno lievitando a vista d’occhio), hanno deciso di proporre il “Collio Doc Vino da uve autoctone”: con l’utilizzo della bottiglia Collio Collio, stabilendo di uscire con il vino dopo almeno 18 mesi dalla vendemmia. Regola fondamentale: la presenza delle sole varietà Ribolla gialla, Malvasia (istriana) e (Tocai) Friulano, con prevalenza di quest’ultimo, e la possibilità di affinamento in legno. Infine, scelta non da poco, l’etichetta è uguale per tutti, tranne il logo aziendale. «Noi vogliamo semplicemente creare un vino del territorio, come succede per Barolo o Franciacorta, con l’orgoglio di chi produce i migliori bianchi italiani. E in pochi anni, sommando le nostre produzioni, siamo già a 110-120mila bottiglie di Collio da uve autoctone».

LA RAJADE

Nel 2005 le famiglie Campeotto e Faurlin, proprietarie di una importante azienda di Varmo affermatisi a livello mondiale, ma con radici contadine mai rescisse, hanno deciso di rilevare l’azienda agricola La Rajade con il preciso intento di farne un f iore all’occhiello nel panorama vitivinicolo del Collio. «L’obiettivo che perseguiamo ogni giorno – dice Nicola Campeotto – è quello di valorizzare il nostro territorio racchiudendolo in un vino che esprima le complessità eleganti, minerali, fruttate e floreali che evolvono e si completano durante la degustazione, creando intrecci di persistenze e di sapori». Entrati da poco nel gruppo, il Collio Bianco da Uve Autoctone prodotto dall’azienda La Rajade di Dolegna del Collio (GO) matura in serbatoi di acciaio in riduzione controllata sur lies fino alla primavera successiva. Una volta in bottiglia, riposa 12 mesi: è un vino dalle piacevoli note fruttate con notevole fragranza. Porta le stesse caratteristiche anche al gusto, sorrette da una buona sapidità, ottimo in abbinamento con risotti e primi a base di verdure e pesce.

MARCUZZI VITICOLA

Anche l’azienda Marcuzzi, che si definisce “officina viticola” di Giasbana, a San Floriano del Collio (GO), è entrata da poco nel progetto e produce vini raffinati che esprimono il carattere dei vitigni e la tradizione vinicola. Fra questi il Collio Bianco da Uve Autoctone, un vino che è espressione autentica del territorio: un blend di uve autoctone in cui l’azienda esalta al meglio le peculiarità del terroir. «Un vino di qualità dal bouquet aromatico unico, elegante ed equilibrato» spiega Riccardo Marcuzzi. Dal 2016 la famiglia Marcuzzi ha rilevato la proprietà delle vigne che erano state dei baroni Teuffenbach, completando la collina tramite l’acquisizione della parte mancante. Dal 2019 vinifica in proprio, a seguito dell’ultimazione della cantina vitivinicola con annessa sala degustazione.

CANTINA PRODUTTORI CORMÒNS

La Cantina cormonese, nata nel 1968, che raggruppa quasi cento famiglie di soci conferitori, rappresenta da oltre mezzo secolo la cooperazione nel segno nella qualità e della mutualità. Il Collio Bianco da Uve Autoctone prodotto dalla Cantina Produttori Cormòns è il frutto di una terra baciata dal sole: il terreno del Collio dona a questo vino particolare eleganza. Dal colore giallo dorato e dal profumo di fiori di campo, leggermente speziato, al gusto è un vino fine ma deciso, sapido, asciutto e di leggera tannicità. Ideale con antipasti di pesce, fritto di mare, pasta alla scogliera e grigliate di pesce. «Premiato con i “Tre Bicchieri” dal Gambero Rosso, già nei mesi scorsi ha ricevuto la medaglia d’argento al concorso Decanter World Wine Awards di Londra, come pure dalla guida Vinibuoni d’Italia» afferma con entusiasmo il dg Alessandro Dal Zovo.

MUZIC

Ad un Bivio fra la strada che salendo da Gorizia raggiunge la vetta di San Floriano del Collio e quella che scende verso il Preval, sorge l’Azienda Muzic. Il Collio Bianco da Uve Autoctone “Stare Brajde” prodotto dall’azienda Muzic di San Floriano del Collio (GO) si presenta di colore giallo paglierino brillante e il bouquet è delicato con note fruttate e di mandorla, crosta di pane e burro. «Al gusto è un vino elegante, fresco ed equilibrato, dalla piacevole acidità» spiegano i fratelli Fabijan ed Elija Muzic. Ideale con i primi, con piatti di carne bianca, pesce alla griglia e con salumi stagionati. Alcuni dei vigneti dai cui provengono le uve sono vecchi e hanno oltre 50 anni. Il loro vino è stato premiato da Decanter, dalla guida Vitae, ha ricevuto la Corona da Vinibuoni d’Italia e i “Tre Bicchieri” dal Gambero Rosso.

EDI KEBER

«Da sempre crediamo nelle tradizioni e nel territorio. È da questa idea che prende forma il progetto Collio, ovvero di fare un vino ne sia l’espressione». Seguendo la tradizione, dopo anni di grandi soddisfazioni con il Tocai, Edi e il figlio Kristian hanno scelto di far fermentare e affinare nelle vasche di cemento le varietà Tocai Friulano, Malvasia istriana e Ribolla gialla. Il Collio Bianco da Uve Autoctone prodotto dai Keber in località Zegla, nel territorio del Comune di Cormòns (GO), è un “vino completo” che mostra nel calice un bel colore giallo paglierino brillante. All’olfatto è caratterizzato da intensi profumi fruttati e floreali, di pesca bianca, cedro e magnolia con richiami di mandorla. Gusto sapido e succoso, morbido, dal finale caldo e avvolgente. Perfetto abbinato a pietanze sia di terra sia di mare. Premiato con la Corona da Vinibuoni d’Italia

TERRE DEL FAÈT

“Terre del Faet” è una piccola realtà vitivinicola a conduzione famigliare nel cuore del Collio Cormònese. L’azienda si estende per la maggior parte nelle zone di Faet, Pradis e Subida. «La filosofia aziendale si basa sulla valorizzazione del prodotto che la terra ci concede, nel massimo rispetto dell’ambiente. Le lavorazioni in campagna sono effettuate con la massima cura possibile, l’aspetto manuale riveste ancora grande importanza per il mantenimento di vitigni con oltre mezzo secolo di vita» spiega Andrea Drius. Il Collio Bianco da Uve Autoctone prodotto da Terre del Faet di Cormòns (GO) si presenta di colore giallo paglierino intenso. Al naso è caratterizzato da note di fiori e frutta a polpa gialla. Un vino autentico che al palato risulta equilibrato, fresco e sapido. Ottimo abbinato a primi o antipasti di mare.

MAURIZIO BUZZINELLI

«Qui nel Collio ci è sembrato importante segnare un percorso fatto di saperi tramandati da tre generazioni, di impegno certo e di risultati non necessariamente immediati» spiega Maurizio, la cui famiglia era già conosciuta e apprezzata da Gino Veronelli, che considerava Pradis un vero e proprio “cru”. Il Collio Bianco da Uve Autoctone prodotto da Maurizio Buzzinelli di Pradis, frazione di Cormòns (GO), è un vino dorato alla vista e dall’olfatto intenso, con sentori di mela al forno, albicocca disidratata, crema e crosta di pane. Al gusto esprime una struttura complessa, salinità e piacevole acidità. Adatto ad essere consumato in abbinamento a formaggi stagionati o carni bianche saporite.

KORSIC WINES

Jazbine/Giasbana: è qui che la famiglia Korsic vive da molte generazioni. «È il cru in cui nasce, cresce e viene raccolta con cura e dedizione l’uva che darà vita ai nostri vini» dichiara con orgoglio Fabjan Korsic. Il suolo, composto da ponca (marne ed arenarie stratificate di origine eocenica), tra le mani si sbriciola rivelando minuscoli fossili che nutrono e arricchiscono le viti donando ai vini il tratto distintivo di mineralità e salinità che li rende unici. Il Collio Bianco da Uve Autoctone prodotto dall’azienda Korsic di San Floriano del Collio (GO) si presenta di colore giallo paglierino con riflessi verdi. I sentori olfattivi di frutta e fiori di sambuco e di campo sono eleganti. In bocca è fruttato, complesso, armonico, di buona struttura e dal finale persistente. Ottimo abbinato ad antipasti, carni bianche o piatti a base di pesce.

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