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CATERINA COSSIO

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by Tommaso Cleani
CATERINA COSSIO

CATERINA COSSIO

E LA SUA “CUCINA DI CASA SCRIBANO” A CRAORETTO DI PREPOTTO

Sui Colli orientali del Friuli, nella frazione di Craoretto di Prepotto, in provincia di Udine, incontro Caterina Cossio, splendido sorriso e due occhioni azzurri. Mi fa accomodare nell’agriturismo che gestisce assieme al marito, una scelta che ha cambiato la loro vita.

Lei impiegata amministrativa, con la passione per la cucina, lui impegnato in un ufficio tecnico, con un sogno nel cassetto, gestire in prima persona il vigneto di famiglia a Craoretto. «Una casa colonica – mi spiega Caterina – dove il nonno di mio marito,

Salvatore Scribano, arrivato da Ragusa in Sicilia durante la Seconda guerra mondiale, incontra Renata che viveva in questa casa, si innamorano, entrambi sarti attivano una sartoria, il bancone dove serviamo il vino era il ripiano per cucire gli abiti a tutti gli abitanti del paese. Sono stati lungimiranti, negli anni Sessanta mettono a dimora delle viti: Friulano,

Merlot e Cabernet, per loro consumo e sono le stesse viti che ora producono una parte del nostro vino».

Caterina mi racconta che anche i genitori di suo marito Alberto, Daniele e Claudia, sono rimasti sempre legati a questo luogo, nonostante avessero intrapreso altre attività, gestivano una frasca, memorabili “Le polpette di nonna Claudia” che tuttora si trovano nel menù.

«Mio marito Alberto nel 2007 decide di dare una svolta alla sua vita e, supportato da me, si dedica a tempo pieno alla produzione di vino, impegnandosi nella gestione dei vigneti con diversi corsi di potatura e avvalendosi di un consulente esterno. La sua prima vendemmia risale al 2008».

Nel frattempo Caterina si innamora del territorio di Prepotto, ricco di storia e tradizioni, e decide di seguire il marito. Così, nel 2013 inizia la ristrutturazione della casa per gestire l’agriturismo e fare accoglienza. «La mia cucina è frutto di tanti fortunati incontri – racconta Caterina – sulla mia strada ho avuto dei “guru”, in primis Emanuela Pillin, che mi ha avvicinato al mondo delle conserve e delle erbe spontanee, e Lucia Pertoldi con i sapori di Prepotto: una cucina di contaminazione, in quanto influenzata dallo scambio di popolazioni confinanti.

Ringrazio di cuore Maria Gilda che ha gestito per anni la trattoria “Alla Posta” di Clodig, per avermi raccontato le ricette tradizionali di queste valli». Nel 2015 inizia la ristorazione, per la

verdura ha un piccolo orto, ma acquista anche prodotti della zona, il pane viene dal panificio Jordan di Capriva del Friuli, la pasta la prepara lei con le farine del mulino artigianale Tuzzi di Trussio.

«Amo le minestre e le zuppe, perciò in questo periodo preparo la Selinka di Primavera: crema di sedano rapa con aggiunta di aglio orsino, panna acida e olio evo. Un piatto molto delicato. Piace molto anche la zuppa di mais e fagioli, nonché la nostra versione di Jota, fatta con la brovada. Come pasta, propongo i blecs di grano saraceno, che condisco con pesto di aglio orsino, mandorle, noci e formaggio stagionato». Negli anni si avvicina alla selvaggina di capriolo e cinghiale, che usa sia per fare ragù che come secondi.

«Una mia specialità sono le conserve che preparo personalmente: dalle marmellate ai sotto’oli e sottaceti – esclama orgogliosa –

​​i maiali vengono trasformati da noi e le uova sono delle nostre galline». Possiamo definirla una cucina di casa, perché le cotture sono fatte ancora nello spolert (o spargher), lente e a bassa temperatura; ma confessa di non essere ancora pronta ad utilizzare strumenti moderni né a cotture più sofisticate. «Nella struttura abbiamo ricavato quattro camere dove

ospitiamo clienti che arrivano da tutto il mondo: molti dall’Austria, dall’Europa dell’Est e abbiamo pure una bella clientela dall’Italia. Mi ritengo molto fortunata, perché mio marito mi aiuta anche nell’accoglienza in sala e per le colazioni degli ospiti».

Che dire? l’entusiasmo di Caterina mi ha contagiata, nonostante il lavoro molto impegnativo la scelta è stata quella giusta: un progetto di vita condiviso che ha premiato!


La Selinka di Primavera

Ingredienti per 6 persone:

500 g di sedano rapa 1⁄2 cipolla
2 manciate di aglio orsino fresco 1 patata
olio evo 1⁄2 l di latte
1⁄2 l di acqua sale
pepe panna acida

Rosolare a fuoco lento la cipolla tritata nell’olio evo con una manciata di foglie di aglio orsino, unire il sedano e la patata puliti e tagliati a pezzettoni; aggiungere il latte e l’acqua, sale e pepe, cuocere fino a quando il sedano e la patata saranno diventati morbidi, frullare e tenere in caldo. Tritare le foglie di aglio orsino rimaste, aggiungere olio evo, sale e pepe, servire con un cucchiaio di panna acida e un filo d’olio all’aglio orsino.

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