Casa Netural a Gorizia
di Corinna Sabbadini
Dopo l’esperienza di Matera, il progetto approda nella Capitale della Cultura 2025
Il progetto Casa Netural nasce a Matera nel 2012. I suoi ideatori sono Mariella Stella e Andrea Paoletti: due professionisti con anni di esperienza nei loro rispettivi ambiti che si ritrovano in questa città e scoprono di cercare entrambi un luogo che in quel momento non esiste. Avevano bisogno di uno spazio dove si potesse ricostruire quella socialità “fisica” che loro avevano vissuto o visto da piccoli nei ricreatori, nelle sedi di partito, nei dopolavoro ferroviari, nelle piazze dove sai che ad ogni ora troverai qualcuno. Qualcuno con cui tirare la palla, o bere un caffè, o un calice di vino, o ridere: quei luoghi dove le chiacchiere si facevano a voce, e non su uno schermo. L’urgenza che provavano riguardava proprio quel vuoto da colmare causato dall’abisso che internet e i social network avevano (hanno) portato nelle nostre vite, nelle nostre relazioni, nelle nostre quotidianità. Ecco che la competenza di Mariella nella progettazione di processi partecipativi si incastra con la fattività dell’architettura di Andrea: e visto che questo luogo dove ricreare una socialità tangibile non esisteva a Matera, lo hanno concretizzato loro. Andrea mette a disposizione casa sua: l’idea di iniziare solo con un coworking viene subito superata da quella di realizzare anche un coliving. «Cercando on line, abbiamo visto che in quel periodo l’unica realtà simile esistente al mondo si trovava a San Francisco. Noi l’abbiamo riprodotta a Matera, la nostra città – spiega Mariella – Il senso era: ospitiamo dei professionisti, degli artisti, degli studenti e ricercatori digitali (quelli che ora si chiamano nomadi digitali: che possono lavorare ovunque nel mondo purché abbiano a disposizione un computer e un collegamento alla rete), e chiediamo loro in cambio che portino la loro esperienza, la loro conoscenza e la loro professionalità all’interno della nostra comunità. Il loro baratto era raccontarsi attorno a un tavolo o in un parco, e ricevere a loro volta qualcosa dalle persone che li stavano accogliendo. Una comunità che era composta da chiunque volesse partecipare: pensionato, postino, medico, operaio, curioso. Tutti potevano partecipare. E tanti hanno partecipato. È diventato uno spazio di innovazione sociale, non digitale, che innescava sviluppi sociali». Mariella e Andrea capiscono che la mancanza che sentivano loro era in realtà un bisogno che provavano in molti. E che provano in molti un po’ ovunque. Ad un certo punto la casa di Andrea non era più sufficiente a contenere tutta quella umanità che richiedeva spazio e tempo, e così inaugurano Casa Netural (da rural networking): il luogo dove tuttora prendono vita i loro progetti e dove continuano ad accogliere persone che arrivano da tutto il mondo e portano in cambio il loro vissuto. È per questo che dopo anni di progetti proposti, sviluppati e riusciti a Matera e in altri Comuni dove sono stati coinvolti per ricreare quel senso di socialità e appartenenza dato da un luogo (ma anche da un personaggio o da una condivisione di tradizioni), dove hanno lavorato con le comunità (con le persone) per capire quali fossero le mancanze e i bisogni che potessero riportare a una vera condivisione sociale, hanno iniziato a sognare che Casa Netural potesse sorgere ovunque. E la prima città (dopo Matera) dove è sorta è Gorizia: Mariella e Andrea l’hanno scelta come luogo idoneo perché la cultura millenaria di questa città (che qua si manifesta in tante lingue, in tante religioni, in tante bandiere) è un ottimo punto di partenza per proporre e attivare iniziative che coinvolgano in modo inclusivo i cittadini e li riportino fisicamente nel centro più antico della loro città (via Rastello e Borgo Castello). Infatti, proprio qua, in via Rastello 19/21, puoi trovare Casa Netural: vai a visitarla. C’è lo spazio del coworking: utilizzalo. Se sei un innovatore sociale, puoi partecipare alle residenze in programma nei prossimi mesi. Se questo articolo ti ha incuriosito, partecipa a “Le Chiacchiere di Casa Netural”: appuntamenti mensili aperti a tutti in cui un ospite si racconta e chi è presente non è pubblico, ma è parte attiva dell’incontro. Lo scorso 24 giugno, c’era il simpatico gastronomo Peppone Calabrese, già inviato per “La prova del cuoco” e ora conduttore di “Linea verde”, che ha spiegato come… beh, questo sarà l’argomento di un mio prossimo articolo.