ASSOENOLOGI PREVENDEMMIALE 2024
di Claudio Fabbro
L’incontro prevendemmiale di fine agosto è indubbiamente l’appuntamento annuale più importante della Sezione Friuli Venezia Giulia degli Enologi & Enotecnici, che consente non solo ai quasi 200 associati ma anche a viticoltori ed Istituzioni di fotografare, con relazioni e testimonianze dei protagonisti del “Vigneto Friuli”, i momenti più significativi dell’annata, anche per una valutazione più precisa di aspetti quali quantitativi della vendemmia entrante. Quella 2024 sarà ricordata per tutta una serie di eventi meteo climatici eccezionali, ripresi dai relatori anche per i riflessi su avversità crittogamiche varie (Peronospora in primis). Curioso è il fatto che la data dell’incontro, 22 agosto, non ha comunque anticipato di molto l’inizio della vendemmia, in alcune zone già iniziata per giovani impianti di Pinot grigio e viti resistenti, nonché per varietà tradizionalmente scelte in funzione bollicine. Diverse previsioni hanno trovato conferme dopo il raccolto, ma soprattutto in cantina al momento della vinificazione. Le avversità primaverili e quelle di luglio-agosto hanno sì ridotto le rese per ettaro, ma non in tutte zone DOC e DOCG regionali. Le temperature bollenti estive, protrattesi alla prima settimana di settembre, possono aver ridotto il peso dei grappoli, ma anche la resa uva/mosto. Le buone gradazioni naturali, che di certo il produttore ed il consumatore gradiscono, possono aver deluso gli spumantisti (non dimentichiamo che Glera e Ribolla gialla significano molto in un Friuli che nell’ultimo decennio ha voltato pagina) per i quali l’acido malico del mosto rappresenta un parametro determinante.
IRRIGARE E VENDEMMIARE
Un argomento da non sottovalutare, soprattutto nelle zone collinari, è legato all’impossibilità quasi generalizzata di soccorrere l’uva con irrigazioni che, in pianura, consentono di procedere al meglio nella maturazione fisiologica. Un problema serio rappresenta la raccolta delle uve, fino a pochi anni fa momento di festa progressivamente ridimensionato dalla burocrazia. Se taluni confermano nostalgia per il sistema voucher, altri ormai hanno messo una pietra sul ruolo degli amici di famiglia, che si accontentavano di un cartone di bottiglie e di un saporito licòf a fine lavori. La difficoltà di reperire vendemmiatori sta diventando cronica e la compensazione con squadre di stranieri soccorre la collina. Diversa è la situazione in pianura, in cui i nuovi impianti sono conformati in funzione di una raccolta meccanica, attualmente diffusa con reciproca soddisfazione, sempre più migliorata rispetto a quella originaria che frantumava i pali di cemento oggi sostituiti da altri in metallo elastico.
ASSESSORE ZANNIER: ANDRÀ TUTTO (ABBASTANZA) BENE
«C’è ottimismo per l’annata vitivinicola 2024, anche se il clima ci ha abituati a non dire nulla fino all’ultimo momento; siamo comunque fiduciosi e speriamo di raccogliere i risultati di quella che si prospetta una vendemmia positiva». Questo l’auspicio espresso dall’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, Stefano Zannier, molto apprezzato anche per stemperare le ansie comprensibili dovute sia ai diluvi di primavera che ad un’estate torrida, in cui una media di temperature superiore di 5 gradi a quelle storiche, ha comportato spesso impreviste trombe d’aria e grandinate varie che hanno devastato vigneti e strutture aziendali. L’occasione per tracciare qualche previsione l’ha fornita Zannier nell’incontro ospitato nella sede della biblioteca del dipartimento di Agraria del Polo Scientifico-tecnologico dell’Università di Udine. «Agronomi ed enologi sono parte di un’unica partita che in questa regione raggiunge livelli qualitativi anche superiori alle attese del mercato. Per questo il nostro vino deve ottenere il giusto riconoscimento in termini di ritorno economico, con quantità e qualità coerenti con il mercato e con una promozione corretta. Possiamo raccontare la qualità del nostro vino soltanto raccontando anche l’identità e la qualità di un territorio» ha concluso l’esponente della Giunta Fedriga, invitando enologi e operatori a rafforzare le collaborazioni e a condividere la conoscenza. «La Regione ha il compito di mettere in campo le risorse per realizzare le idee imprenditoriali e supportare il settore nella sua crescita e innovazione». All’evento “Prevendemmiale” hanno preso parte le rappresentanze delle associazioni di categoria dell’ambito agroalimentare regionale e del settore vitivinicolo in particolare. L’appuntamento è stato occasione di confronto sull’andamento dell’annata vitivinicola e sulle aspettative del mercato, grazie anche al contributo scientifico di relatori dell’Ateneo di Udine, dell’agenzia regionale Ersa e dell’Osmer. Ad aprire i lavori – moderatore Michele Leon, dirigente VCR – è stato Matteo Lovo, presidente di Assoenologi Fvg dal 1 aprile 2022. Nel corso del pomeriggio si sono poi confrontati diversi docenti universitari ed esperti, tra cui Sandro Bressan di Ersa, sulla flavescenza dorata e mal dell’esca; Valentina Gallina di Osmer, sull’andamento meteo della stagione 2024; Paolo Sivilotti di Uniud e Francesco Degano, tecnico del Consorzio delle Doc Fvg, sugli aspetti fitosanitari e le curve di maturazione; Franco Battistutta di Uniud, su aspetti e considerazioni enologiche relativi alla lavorazione in cantina. Sono, infine, intervenuti Stefano Trinco, presidente di Doc Friuli, e Marco Rabino, presidente di UniDoc Fvg.