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Una mela al giorno…

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by Davide Zitter
Una mela al giorno…
Photo by Kira auf der Heide / Unsplash

Se dovessimo pensare alla vocazione agricola del territorio, non potremmo certo trascurare l’importanza, oggi un po’dimenticata, che avevano le colture di piante da frutto nella nostra regione. La frutticoltura in Friuli Venezia Giulia ha origini molto antiche. Vi sono infatti testimonianze di come in Carnia fosse praticata la pericoltura e la melicoltura già a partire dall’epoca romana. Si registra, poi, la presenza proprio in Carnia di una varietà molto pregiata di pere, importate nel 1592 da Francesco Janis, ambasciatore della Serenissima. Questi tipi particolari di produzioni agricole furono praticate non solo in montagna, ma anche in altre zone, sia collinari che montane della regione, come il Canal del Ferro e la val Canale, ma anche il goriziano, le valli del Torre e del Natisone e le zone a destra del Tagliamento. Mele e pere, assieme agli altri alberi da frutta divennero così parte integrante del patrimonio gastronomico locale, utilizzate così come sono, vendute o trasformate in confetture, succhi e preparati. Il vero protagonista del frutteto è senza alcun dubbio la mela, grazie alle caratteristiche climatiche e territoriali che ne esaltano sapori e profumi. Una particolare varietà di mela tipica della regione è la Zeuca o Seuka. Questa varietà all’inizio del 900 aveva una discreta importanza sul totale della produzione frutticola, tanto da registrare un eccezionale picco di 2000 tonnellate nel 1909. Le prime tracce della sua coltivazione sono da attestare proprio nelle valli del Natisone, tant’è che il suo nome sembra derivare con molta probabilità dalla frazione di San Leonardo, Seuza.

 

BUDINO DI MELE

Ingredienti per 6 budini:

2 mele varietà Golden Delicious o 3 mele Seuka, 2 uova, 30 g di zucchero bianco, cannella, sale, burro e pangrattato.

Preparazione:

Private le mele della buccia e dei semi. A questo punto grattugiatele fino ad ottenere una sorta di poltiglia. Separate albumi dai tuorli. I primi andranno montati a neve ben ferma, mentre i secondi andranno sbattuti con lo zucchero e un pizzico di sale. Unite quindi il composto di tuorli alle mele grattugiate, profumando con un cucchiaino di cannella in polvere. Incorporate anche gli albumi, facendo attenzione a non smontare troppo il composto. Riempite fino a ¾ gli stampini, precedentemente imburrati e spolverati con pangrattato. Cuocete in forno a bagnomaria a 160 °C per circa 35 minuti.

Dal ricettario dei conti Claricini Dornpacher.

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da Davide Zitter

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