Iscriviti alla nostra newsletter

Un successo! Ora controlla la tua e-mail

Per completare l'iscrizione, clicca sul link di conferma che troverai nella tua casella di posta. Se non arriva entro 3 minuti, controlla la cartella spam.

Ok, grazie
Orto di Venezia - Quando un sogno diventa nettare

Orto di Venezia - Quando un sogno diventa nettare

Davide Zitter profile image
by Davide Zitter

di Liliana Savioli

Erano mesi che ci pensavo, ma non riuscivo a trovare il bandolo della matassa. Scrivere un articolo è come svolgere quel gomitolo di emozioni che hai vissuto quel determinato giorno e renderle leggibili, diritte, comprensibili. Oggi finalmente ho trovato la chiave di volta che vi farà amare, come amo io, una storia che ho recentemente conosciuta. Avete presente Roberto Vecchioni che canta a Sanremo “Sogna ragazzo sogna”? No? Andate a sentirla. E ascoltatela e immergetevi in quella musica e in quelle parole, guardate quel ragazzo ottantenne con quanta gioia e intensità e affetto e pathos canta quella poesia. Ecco è esattamente così che ho conosciuto Michel Thoulouze dentro al suo sogno divenuto realtà. Un imprenditore televisivo francese che decide di mollare tutto e andare ad abitare in un luogo “con vista” e sceglie Venezia, giustamente. Ma non il Canal Grande o un palazzetto su Rialto, no; lui sceglie l’isola più grande e più alta (4 m s.l.m.), San Erasmo, e acquista 14 ettari di terreni incolti e ruderi e ne fa il proprio paradiso. Realizza il suo sogno e crea Orto di Venezia. Guardando le mappe del ’700 scopre la vocazione vinicola, oltre a quella di essere l’orto coltivato dei veneziani, di quei terreni composti da argilla nera con sottostanti rocce con manganese e il calcare delle conchiglie sedimentate nei secoli. Chiama a sé le migliori menti per realizzare il suo vigneto, composto da Malvasia – le prime 100 piante arrivate direttamente da Santorini a piede franco – e Vermentino. Agronomi e ingegneri per combattere la battaglia contro il sale utilizzando il sistema ancestrale di canali per la raccolta delle acque piovane. Le pianta larghe le sue viti, perché possano respirare e godere dei venti che la laguna regala in continuazione.

Tra una sigaretta e l’altra, Michel racconta delle sue battaglie, delle vittorie e anche delle sconfitte. Tipo quella contro la flavescenza dorata, un virus liquido contro cui non hai filtro, che gli sta uccidendo un gran numero di piante. Ma lui continua a sognare e a far sognare chi lo va a trovare. Son convinta sia stata la degustazione più difficile della mia vita e nello stesso tempo la più emozionante. Dopo una corsa in motoscafo, ma si può prendere anche il vaporetto da Fondamenta Nuove o da Cavallino, arrivare a San Erasmo è già un’emozione. Ritrovarti, dopo pochi passi, in azienda e sedersi sotto una pergola con la laguna e le isole davanti, con le barche che passano, con il profumo del mare e delle erbe, travolta da una marea di parole dette da un personaggio catalizzante, assaggiare un vino che profuma di mare equilibrato, armonico, sensuale, godibile, divertente e croccante, vi posso garantire che è stato difficilissimo. Un solo vino produce il Nobiluomo Michel. Uno solo che racchiude tutti i suoi sogni e le sue conoscenze e le sue amicizie. Un vino che lo rispecchia perfettamente. Generoso e gentile, ma nello stesso tempo con un carattere forte e indomito, con un corpo dalla muscolarità ben definita e scattante. Insomma, un centometrista. Un vino bianco che non conosce il legno, ma solo il cemento e l’acciaio, che sa maturare con gran classe come tutti i fuoriclasse. Lasciandomi, ho ricevuto in dono una bottiglia del suo nettare con un preciso monito «questo non degustarlo, bevitelo e goditelo». Non andate a San Erasmo, non andate a trovare Michel Thoulouze, non assaggiate il suo vino Orto di Venezia. Non fatelo. Lasciate che lo faccia io ancora una volta e ancora altre. Lasciatelo tutto per me!

Davide Zitter profile image
da Davide Zitter

Iscriviti per scaricare il nostro giornale

Un successo! Ora controlla la tua e-mail

To complete Subscribe, click the confirmation link in your inbox. If it doesn’t arrive within 3 minutes, check your spam folder.

Ok, grazie

Leggi tutto